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MEIN VATER JOHANN SEBASTIAN

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SABATO 27 APRILE,  H. 20,30

Torino, Collegio San Giuseppe

DOMENICA 28 APRILE,  H. 17

Reggiolo (RE), Teatro "Giovanni Rinaldi"

Una pièce teatrale che nasce dall’esigenza di superare i confini cristallizzati tra i generi: la costruzione di un evento trasversale a diversi linguaggi può diventare un veicolo per portare la grande musica colta anche a chi ha un rapporto non troppo assiduo con quest’arte. A tal fine è stata commissionata una drammaturgia     originale che crea nello spettatore una compartecipazione emotiva con Regina Susanna, ultimogenita di Bach, la quale, parlando del padre Johann Sebastian, ne tratteggia la profonda devozione e i caratteri della sua arte musicale. Si crea così una tensione narrativa che culmina con l’esecuzione della Cantata Gottes Zeit ist die allerbeste Zeit BWV 106 per 4 voci soliste, 2 flauti diritti, 2 viole da gamba, violoncello e organo

                   

Progetto in coproduzione con l’Ente Teatro “Giovanni Rinaldi” di Reggiolo (RE):

testi, drammaturgia e recitazione a cura di Maria Antonietta Centoducati

Consort Maghini

 

Karin Selva soprano

Maximilliano Danta controtenore

Giuseppe Maletto tenore

Davide Sacco basso

 

Lorenzo Cavasanti e Manuel Staropoli flauti diritti

Eleonora Ghiringhelli e Virginia Ghiringhelli viole da gamba

Giulia Gillio Giannetta violoncello

Matteo Cotti organo

 

Luigi Pagliarini, direttore

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Il Teatro Giovanni Rinaldi di Reggiolo è annoverato tra i primi 60 teatri storici d’Italia. Nel 1613 l’artista pittore A. Viarana dipinge la piazza di Reggiolo col Palazzo Sartoretti, munito di 2 torri, la Rocca militare e, in basso a destra, l’edificio adibito a Teatro. Un documento del 1750 attesta l’esistenza di un Teatro della Comunità sul sito dell’attuale. Questo riferimento storico circa l’esistenza dell’edificio nel contesto del sec XVI ne fa uno dei più antichi teatri d’Italia. Nel 2021 si sono conclusi i primi lavori di restauro del Foyer e del Ridotto, dedicati rispettivamente al basso reggiolese Antonio Zerbini (Reggiolo 1924 – Milano 1987) e Nino Rota (Milano 1911 – Roma 1979) nipote del Rinaldi.

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Luigi Pagliarini, diplomato in Clarinetto, Canto lirico, Direzione d’orchestra, Direzione di coro e Composizione corale col massimo dei voti e lode, è attualmente direttore artistico del Teatro Giovanni Rinaldi di Reggiolo. Per circa vent’anni ha cantato per i più importanti direttori e gruppi di musica antica (C. Chiavazza con Gli Affetti Musicali, P. da Col con Odhecaton, R. Alessandrini e il Concerto Italiano, F. M. Bressan, O. Dantone, H. Rilling, ecc…) e di musica operistico-sinfonica (Teatro Bellini di Catania nel ruolo di Edmondo nella Manon Lescaut di Puccini, Orchestra Nazionale della Rai come tenore solista nel Cavaliere della Rosa di R. Strauss, ecc…). Nel campo della didattica è stato ideatore e direttore principale del progetto OSMIM OPERA per la Fondazione I Teatri di Reggio Emilia e in stretta collaborazione con il regista Stefano Cenci, progetto attivo dal 2013 al 2019 nell’ambito del quale sono state messe in scena opere del grande repertorio come il Peer Gynt di E. Grieg, Romeo e Giulietta e l’Alexander Nevskj di S. Prokofiev, il Candide di L. Bernstein, I Sette peccati capitali della classe media di B. Brecht – K. Weill e Pollicino di W. Henze; è attualmente docente presso il London Conducting Workshop, il Conservatorio Peri-Merulo di Reggio.. Nel campo della direzione si ricorda il suo debutto nell’opera Re Enzo di Ottorino Respighi presso il Teatro Comunale di Bologna e la più recente collaborazione con l’Orchestra dell’Opera Italiana FOI Bruno Bartoletti di Parma con la quale ha realizzato diverse opere (Gianni Schicchi di Puccini, Il Campanello di Donizetti, Narcisse di Massenet, Pierino e il Lupo di Prokofiev ecc…). Dal 2015 è direttore principale dell’Orchestra barocca “Gli invaghiti”di Chivasso (con la quale si sono distinte le produzioni del Te Deum di Charpentier – per il Festival di Musica di Bard (AO) – e la Johannes Passion di J. S. Bach). È ideatore e direttore principale del Rinaldi Consort, orchestra stabile del Teatro Rinaldi e del Coro Adorno con i quali ha recentemente realizzato I Carmina Burana di C. Orff per il Festival Matildico Internazionale. Nel 2024 inizierà nuove collaborazioni tra le quali si segnalano quelle con il Maghini Consort di Torino, L’Accademia del Ricercare e l’orchestra Ars Barocca, il Bazzini Consort di Brescia, The Harmonious Blacksmith baroque ensemble e The Philharmonic Chamber Choir di Bucarest (Romania). Ha inciso per le etichette Tactus, Stradivarius, Nuova Era, Opus 111, Rals e Concerto.

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Maria Antonietta Centoducati inizia il lavoro di attrice molto giovane e si diploma presso la prestigiosa Accademia dei Filodrammatici di Milano. Si è laureata col massimo dei voti in Lettere con indirizzo in Storia del Teatro e dello Spettacolo. Ha arricchito il suo percorso artistico con un Corso di Improvvisazione Teatrale (durata due anni) con la LIIT Lega Italiana Improvvisazione Teatrale, attuale IMPRO’. Nel 2012 ha partecipato come attrice selezionata ai Mondiali di Improvvisazione Teatrale. Ha seguito il Corso di Alta Formazione in Teorie e Linguaggio dello spettacolo istituito dall’Università degli Studi di Parma in collaborazione con l’Accademia Verdi Toscanini nel 2006. La sua formazione è ricca di esperienze con diversi maestri del teatro internazionale come Marcel Marceau, Michel Azama, Josè Sanchis Sinisterra, il Living Theatre, Laura Curino, Danio Manfredini, Nicolaij Karpov, Daniele Salvo, Leo Muscato e molti altri. Nel 2010 ha partecipato come attrice alla produzione RAI di Rigoletto di Verdi con la regia di Marco Bellocchio.

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