Testo a cura di Chiara Bertoglio
Per violino solo
Mio venerato Maestro,
Mi trovo ormai da un mese qui a Cöthen, e di certo vi sarete domandato il perché del mio lungo silenzio: rammento bene la promessa che vi feci nel prendere congedo dall’eccellenza vostra, che vi avrei scritto costantemente, e di certo non volevo procurarvi dispiacere col silenzio della mia penna.
A parziale giustificazione vo’ addurre la scarsità del tempo, le difficoltà nella lingua e nei costumi, e soprattutto (qui so che mi comprenderete & giustificherete) la necessità d’istudiar costantemente il violino. Voi non lo crederete, illustre maestro mio, ma anche qui, nel cuor dell’Allemagna, vi son virtuosi del violino di prim’ordine, tali che persino a noi Italiani è d’uopo essercitarci alquanto al fin di non sfigurare.
In particolare, ho conosciuto qui il Maestro Bach, un musicista quai se ne trovan assai pochi persino nella penisola che già tanto mi manca. Egli è un gran virtuoso de’ strumenti a tastiera – in particolare non mai udii alcun che gli tenesse l’eguale sull’organo – ma v’assicuro che anche al violino egli è un prodigio da non si dire. Proprio ieri eseguì per me alcuni brani da un manoscritto d’elegantissima grafia, che evidentemente custodisce con gran cura e una certa fierezza. Si tratta di Sonate e Partite (lui, come gli Alamanni, le chiama Partie) per violino non accompagnato! Ove “non accompagnato” significa realmente che non v’è alcun Basso, né di violone né di cembalo o d’alcun altro istromento.
Le Sonate sono nell’istilo delle Sonate da Chiesa; vi figurano movimenti di contrappunto rigoroso, come delle Fughe (sempre per violino solo e senza Basso!) precedute da introduzioni gravi & solenni. Vi sono poi dei movimenti più lievi, in tonalità diverse, e dei movimenti conclusivi spesso di grande virtuosità, quasi nell’istilo d’un Vivaldi o d’un Corelli (dei quali Bach ben conosce l’opra & l’apprezza com’essi meritano).
Le Partite son invece – come il nome già esso stesso rivela – delle serie di danze, sebben ognuna tipologia di danza si presenti, per così dire, trasfigurata. La Partita in si minore è di foggia particolare, in quanto ciascheduna danza è provvista d’una sua Double, che la varia con gusto & garbo assai.
Non appena avrò del tempo libero sarà mia premura farvi pervenire una copia d’almeno alcuni di tali Soli. Sono certo che incontreranno il gusto vostro e vi mostreranno il meglio di ciò che l’Allemagna può produrre nell’arte musicale.
Sono sempre, ricordatelo, il vostro affezionatissimo e divotissimo allievo
Luigi Antonio Santelli